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Chiara Geroldi

Artisti

Chiara Geroldi
Nasce il 2 Agosto 1985 a Brescia.
Frequenta il Liceo Scientifico Sperimentale con indirizzo artistico della stessa città e dopo i cinque anni ottiene il diploma di maturità. Si iscrive alla Facoltà di architettura di Milano (di cui frequenta il terzo anno) cercando nuovi spunti per rinnovare il confronto con i vari settori che prevalgono nell’Arte. La sua pittura - dominata da tonalità profonde e oniriche - va a toccare e allo stesso tempo trasformare la realtà ogni giorno la circonda. L’originale interpretazione di ritratti e oggetti diviene una forma di espressione senza dubbio personale. Tutto è mescolato ad un ottimo taglio espressionistico rivisto ovviamente in chiave contemporanea. Ha frequentato vari corsi di pittura per avere un continuo miglioramento e aggiornamento su ciò che riguarda l’arte contemporanea. Da ricordare la recente mostra personale alla Fondazione Dolci di Brescia che ha riscosso un notevole successo. Inoltre ha partecipato a svariati concorsi ricevendo premi e segnalazioni da parte della giuria. Vive e lavora a Padenghe sul Garda (Bs).
Nella pittura di Chiara Geroldi (Brescia 1985) troviamo infiniti elementi che ci fanno comprendere totalmente che l’arte è senza dubbio uno strumento nato per esprimere e capire la propria interiorità. Una macchina importante, molte volte irrefrenabile che viene utilizzata dagli artisti per sbirciare negli abissi dell’anima.
Con le opere di Chiara ci troviamo di fronte al ritorno di una figurazione affascinante, che come ben sapranno i più attenti alle novità artistiche, è tornata in prima linea e riconsiderata dalla critica e dal mercato contemporaneo.
Nella sua interessante produzione, troviamo soprattutto ritratti sia di persone che di oggetti, intinti in una delicata bicromia a volte seppiata a volte bianco e nero.
Proprio la realizzazione “senza colori” rende gli acrilici di Chiara ancora più carichi di significati. Basta guardare il dipinto
Bambina con bambola o Tavolo con sedie che diventano lucide testimonianze di sensibilità della giovane artista bresciana.
Ritratti che sembrano guardare nel vuoto, ma che in realtà stanno scrutando il nostro essere, la nostra coscienza. Sono creature ancora vive che respirano l’essenza dell’opera stessa anche se oggetti. Immortali allo scorrere del tempo, ci chiediamo cosa stanno pensando, dove è diretto il loro pensiero? Uno sfondo scuro, tenebroso lentamente fa sfuocare la risposta. La pittura di Chiara è composta senza dubbio da forti emozioni pronte per essere rigettate nella realtà, tra una dolce musica (strumento di cui l’artista si serve per dipingere) e un pizzico di malinconia si addormenta nei suoi più intimi ricordi.

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